L’ultimo pescatore

Lythrum salicaria aw 1 (1)

L’ultimo pescatore

Passando nelle giornate di nebbia lungo l’argine del Rio Cixerri, quando le sue acque scendono tumultuose a valle…

Passava spesso davanti casa mia, una figura alta e dinoccolata, la schiena un po’ curva sotto il peso dello zaino, le braccia protese sul manubrio e le lunghe gambe impegnate in lunghe e regolari pedalate, era l’ultimo pescatore di Siliqua. Continua a leggere

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L’asino Pasquale va in convento

L’asino Pasquale va in convento

…se ti comporti bene, quando sarai vecchio, ti manderò all’ospizio dalle suore!»

Una trentina d’anni fa, lavoravo alle dipendenze di un possidente che aveva terreni e bestiame, e il mio lavoro consisteva nel fare un po’ di tutto.
Lavoravo alle sue dipendenze da qualche anno, quando un giorno mi chiamò e mi disse: «Devo farti una proposta, porteresti Pasquale ad Iglesias, in un convento di suore alle quali l’ho venduto?» La proposta mi lasciò un po’ perplesso, ma ero abituato a dire “si” e così risposi anche quella volta. Continua a leggere

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Vegetazione lungo il corso del Cixerri

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TRATTO DA “NATURA IN SARDEGNA” N°27-MARZO 2006, MENSILE DI INFORMAZIONE AMBIENTALE DELLA SARDEGNA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE FORESTALE, “VEGETAZIONE LUNGO IL CORSO DEL CIXERRI IN TERRITORIO DI SILIQUA”

Da Perdapiscina a Perdupisu

Lungo il corso del Cixerri, da Perda piscina a Perdu Pisu, in primavera e sopratutto in estate, si può ammirare una ricchissima vegetazione. Le sue sponde, che durante l’inverno sono desolate e brulle, in questa stagione si rivestono pian piano dei verdi più smaglianti, del fuxia più sfacciato, del giallo più solare, e del bianco più puro. Prime a fiorire le tamerici, Tamarix africana e gallica, poi i salici. Poi è la volta di un Galium, che ricopre la vegetazione circostante con una miriade di stelline bianche. Continua a leggere

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L’uomo di Tollund

Polygonum persicaria g 1 (4)Spergula arvensis (2)FARINACCIO, PERSICARIA E RENAIOLA6

Qualche anno fa, con l’abbonamento a una rivista, ricevetti in omaggio un libretto, ”il prato nel piatto”, di Alma Lanzani Abbà. Parla di fitoalimurgia, la scienza che tratta l’uso delle erbe selvatiche nell’alimentazione umana. Vi lessi che la Carlina deve il nome a Carlo Magno (800), che la usò per sfamare il suo esercito, stanco e affamato. Continua a leggere

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L’Aasfodelo su cardilloni

Un fiore per la maestra

Passò fra le sue compagne, tenendo alto il fiore…

Potrei iniziare scrivendo: “C’era una volta”, ma questa non è una fiaba, è una storia vera.
Rosanna (nome fittizio) aveva nel 1936, 7 anni e abitava con la sua famiglia in una località che dista da Siliqua 2 km e mezzo circa. Aveva due sorelle più grandi e una più piccola.

Frequentava la 2° elementare nelle scuole di via Mannu, e benché arrivare a scuola puntuale le costasse fatica, poiché doveva fare tutta la strada a piedi coi suoi zoccoletti in qualunque stagione, non mancava mai alle lezioni. Continua a leggere

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Spolverando i ricordi

IL MIRTO

Chi ha la fortuna..

Chi ha la fortuna di girare per le campagne di Siliqua tra la primavera e l’estate, può ammirare enormi cespugli verdi, ricoperti completamente di fiori bianchi, sono cespugli di mirto, e da metà novembre per circa due mesi, al verde delle foglie fa contrasto il nero- blù delle bacche mature.
Oggi è ricercato soprattutto per farne un liquore molto richiesto, ma fino a qualche anno… Continua a leggere

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Cicoria si, cicoria no!

Cichorium hyntibus k (1)CICORIA SI, CICORIA NO!

…e poiché veniva da uno stazzo,

Avevo 11 anni, e mi trovavo a Tempio, in casa di nonna Serena. Un giorno venne a trovarci un lontano parente e poiché veniva da uno stazzo (casa di campagna con terreno annesso, bosco e campi da coltivare, caratteristica della Gallura), pensando di fare cosa gradita, si era fermato lungo la strada per cogliere un mazzo di “cicoria”. Continua a leggere

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